Romagna&Dintorni Cult, un viaggio a 360° nel mondo della cultura per l'area vasta
È in distribuzione da mercoledì 8 ottobre R&D CULT (Romagna&Dintorni Cultura), la nuova iniziativa editoriale targata Reclam e dedicata alla cultura, a pochi giorni dalla scelta della città che diventerà capitale europea della cultura nel 2019. La rivista mensile sarà diffusa gratuitamente in 80.000 copie in tutta la Romagna
Da mercoledì 8 ottobre arriva R&D CULT (Romagna&Dintorni Cultura), nuova iniziativa editoriale targata Reclam e dedicata alla cultura.
80.000 copie diffuse gratuitamente in tutta la Romagna (una platea vastissima che conta oltre un milione di abitanti) da oggi, prima dell’arrivo dei giurati europei a Ravenna (13 ottobre) che sceglieranno la città italiana Capitale Europea della Cultura nel 2019 (17 ottobre).
La nostra azienda editoriale, che fin dal primo momento ha affiancato e sostenuto il progetto di Ravenna candidata a Capitale della Cultura, con un ulteriore sforzo, si propone come divulgatrice e aggregatrice di idee e progetti che sostengano e aiutino a crescere il nostro territorio. Da tempo sentivamo l’esigenza di uscire dai confini un po’ stretti della provincia e produrre un mezzo che potesse raggiungere le città più importanti della Romagna, lo facciamo ora su un fronte, quello della cultura, che ci vede da tempo impegnati con successo. Un impegno che ci ha portato un bel riconoscimento, siamo stati l’unica testata della città a ricevere l’invito dal prestigioso Museo Maxxi di Roma a presenziare all’incontro organizzato tra le sei città finaliste.
Di seguito pubblichiamo l’editoriale pubblicato su questo primo numero di R&D CULT:
«Questo giornale nasce a Ravenna, ma vuole parlare di tutta la Romagna e a tutta la Romagna, con l’ambizione di contribuire a un’unità e una vicinanza sempre maggiore di un territorio che condivide un’identità profonda e antica ed è chiamato, sempre più, a diventare un tutt’uno per meglio affrontare i cambiamenti di un mondo sempre più globale.
Parliamo di cultura un po’ perché è quello che siamo abituati a fare da più di dieci anni nella nostra provincia, un po’ perché attraverso la cultura si può parlare in realtà di tutto, perché il teatro, la musica, l’arte, i libri da sempre sono serviti a creare ponti e a interpretare meglio la realtà che ci sta intorno. Quello che ci piacerebbe fare, nel tempo, è tentare di allargare il significato della parola cultura anche all’economia, all’impresa, alla società. Perché senza cultura non ci possono essere né crescita né sviluppo. Ed è per quello che da anni, da qui, da Ravenna, seguiamo il percorso di candidatura della nostra città a Capitale europea della cultura 2019, un percorso che ha coinvolto tutta la Romagna e che riguarda anche Rimini, Forlì, Cesena. Il 17 ottobre arriverà il verdetto finale, ma comunque vada questi anni di lavoro sono serviti a costruire molto in città e fuori. Sono serviti a realizzare eventi, stringere rapporti, immaginare scenari e anche, appunto, ad allargare lo sguardo, a ragionare un po’ di più in ottica della cosiddetta “area vasta”. Si tratta di una conquista che andrà coltivata comunque, a prescindere dalla vittoria, di una delle eredità più preziose che la candidatura potrebbe lasciarci nel lungo periodo se sapremo occuparcene con cura.
Il nostro vuole essere un piccolo e imperfetto contributo in questo senso. È un inizio. Vorremmo raccontare ai lettori di Rimini cosa accade a Ravenna o Forlì e viceversa, raccontare cosa accade nella Romagna di oggi sul fronte delle produzioni, delle stagioni, delle idee, spaziando dal contemporaneo al classico, senza dimenticare i grandi appuntamenti popolari, la tradizione enogastronomica e anche i momenti dedicati alle famiglie. Sappiamo già che non potremo essere esaustivi e che saremo parziali e incompleti, talvolta inconsapevolmente altre volte per scelta. Qui non troverete tutto ciò che accade. Troverete qualche appuntamento da non perdere, qualche consiglio, qualche voce e qualche riflessione che speriamo possano essere interessanti. Il tutto in un cartaceo free-press, perché questa è la nostra tradizione e la nostra mission: la cultura può e deve essere democratica e accessibile a tutti, ovunque.
Questo è un primo numero ed è un po’ come un numero zero, un piccolo esperimento di un work in progress che procederà nei prossimi mesi: siamo qui per ricevere e accogliere suggerimenti e anche critiche. Il nostro obiettivo è costruire uno strumento di informazione riconosciuto e riconoscibile, utile ai lettori e anche a chi deve farsi conoscere fuori dai confini della propria città. Ci sembra che i tempi siano maturi per allargare lo sguardo oltre il proprio campanile e scoprire quanta Romagna c’è nel futuro di tutti di noi».
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