Reclam al fianco di Cila Ciicai
Grande successo per la conferenza di architettura organizzata da Reclam per Cila Ciicai: nello showroom a Cervia un incontro fra storia dell’architettura, esperienze e progetti
Dopo il successo delle conferenze dedicate alle metropoli di Hugh Ferriss, nel giugno scorso, e al tema del legno e della sua ampia declinazione nella forma delle pavimentazioni, tenutasi a ottobre, entrambe nello showroom di Original Parquet ad Alfonsine, si è svolto giovedì 16 novembre il terzo degli incontri organizzati da Reclam nell’ambito della rassegna SeDici Architettura 2023, con la consulenza del professore Alberto Giorgio Cassani e dell’architetto Emilio Rambelli, e con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Ravenna, anche ai fini dei crediti formativi professionali.
La conferenza è stata promossa dall’azienda Cila Ciicai, che con oltre 200 imprese associate in Emilia-Romagna, è un punto di riferimento nel territorio per privati e professionisti, grazie all’ampia fornitura di articoli per la termoidraulica e l’arredobagno. Un riconoscimento a livello regionale conquistato grazie al continuo lavoro di aggiornamento tecnologico e normativo di tutti i soci.
Il consorzio vanta 8 showroom e 12 punti vendita assortiti con materiali all’avanguardia a Ravenna, Faenza, Cervia, Lugo, Ferrara, Argenta, San Giuseppe di Comacchio, Imola, Castel San Pietro Terme e Villanova di Castenaso.
E proprio nello showroom di Cervia, per altro realizzato da Nuovostudio – Ravenna, tra i relatori dell’incontro, si è tenuta la conferenza che ha aggiunto un nuovo importante tassello al percorso di ricerca e confronto a più voci sul progetto: storia, estetica, esperienze.
Gli incontri/confronti fra esperti, aperti a tutto il pubblico ma pensati anche per l’aggiornamento culturale dei professionisti del settore dell’abitare, proseguono il percorso sviluppato dal 2013 al 2019 con la realizzazione di 40 incontri, la partecipazione di oltre 60 relatori fra architetti, urbanisti, designer, fotografi di architettura, studiosi e amministratori pubblici, Oltre 4mila sono state le presenze registrate agli incontri che hanno consentito anche a centinaia di professionisti del settore di acquisire i necessari crediti formativi.
La formula delle conferenze rinnova quella dell’incontro a più voci molto apprezzate in passato, per l’occasione accostando in un’unica serata di due ore, relazioni teoriche e storiche sul ruolo dell’architettura a racconti documentati sull’esperienza professionale e operativa di studi associati e progettisti.
L’incontro che si è tenuto il 16 novembre è stato «molto interessante» secondo Claudio Bassi, direttore generale del consorzio che ha promosso l’evento e con grande senso dell’ospitalità ha accolto i relatori della conferenza e il pubblico di professionisti del settore nella splendida “vetrina” cervese.
La serata ha visto la partecipazione di oltre ottanta persone fra architetti professionisti, diversi operatori del settore dell’abitare e anche qualche appassionato di temi architettonici.
Protagonisti della conferenza con le loro relazioni, da una parte, lo studioso Guglielmo Bilancioni, che con uno spettacolare Power Point, ha fatto conoscere la figura di uno dei più geniali storici e critici dell’architettura del secolo scorso, l’inglese Reyner Banham (1922-1988). Interessato al tema del rapporto tra la tecnologia, l’arte e la cultura pop e l’architettura contemporanea, Banham ha sondato temi come i “gizmo” – oggetti tecnologici di piccole dimensioni – le automobili, le roulottes, le stazioni di servizio, i diner – i ristoranti americani a forma di vagoni ferroviari –, insomma tutto l’immaginario popolare, ritenuto dagli storici tradizionali, trascurabile e appartenente a una sottocultura. Col suo “occhio alato”, Banham, feroce nel criticare gli stereotipi della sua categoria – gli storici paludati – ha così potuto vedere il “meraviglioso e straordinario” [wonderful and extraordinary] nell’apparentemente “ordinario” [ordinary]. È per questo motivo che, come gli studiosi inglesi hanno imparato l’italiano per poter leggere Dante in originale, così Banham ha imparato a guidare l’automobile per poter leggere una città come Los Angeles nella sua autenticità.
E, dall’altra, l’architetto Emilio Rambelli di Nuovostudio – Ravenna, che in apertura del suo intervento ha sottolineato l’importanza del rapporto di fiducia che deve instaurarsi fra la “committenza”, privata o pubblica che sia, e l’architetto. Un rapporto quasi coniugale, stretto e autonomo allo stesso tempo, che permetta al professionista libertà espressiva nel rispetto di una visione di significato dell’opera sempre condivisa.
Per Nuovostudio ogni progetto nasce da un’elaborazione storica, funzionale e di bellezza, così infatti sono stati presentati tre “argomenti” che lo studio ha sviluppato con realizzazioni e progetti anche in itinere.
Il primo argomento è stato quello delle “case a Patio” o “introverse”, tema caro a Nuovostudio, con alcune realizzazioni a partire dai primi anni 2000 fino ad oggi; in seconda battuta è stato mostrato il progetto del nuovo Auditorium di Lugo (Ra) come elemento significativo e attrattivo per il centro storico della cittadina romagnola, oggi in fase di realizzazione. Infine, è stato presentato il progetto di recupero e riqualificazione del Porto di Cervia oggi in fase definitiva, che si pone l’ambizioso obiettivo di rigenerare una intera area urbana sottoutilizzata e marginalizzata.
La conferenza si è conclusa – ma per così dire anche prolungata con brindisi e conversazioni sul tema fra i partecipanti – grazie a un momento conviviale offerto da Cila Ciicai incentrato su una ricca e variegata proposta di buoni vini e prodotti culinari del territorio.
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