Reclam al fianco di Original Parquet

Conferenza di Architettura

Giovedì 7 Novembre 2024

Original Parquet, azienda leader nella produzione e vendita  di pavimenti in legno e dislocata su due stabilimenti, vanta una lunga esperienza ed una grande competenza nel proprio settore e negli anni ha continuamente investito le proprie risorse in tecnologia, ricerca ed impiantistica industriale volta alla realizzazione del pavimento prefinito a più strati che esporta in tutto il mondo.

Sede e showroom Original Parquet

Indirizzo sede: Via dell’artigianato, 18 – Alfonsine
Indirizzo showroom: Via del Lavoro, 4 – Alfonsine

L’evento è gratuito e aperto a tutti.

Programma:

ore 15:30
Visita allo stabilimento
Via dell’Artigianato, 18 – Alfonsine

ore 16:30
Trasferimento allo Showroom e pausa caffè
Via del Lavoro, 4 – Alfonsine

ore 17:30
Rem Koolhaas. L’architettura al di là del bene e del male
Prof. Marco Biraghi

ore 18:30
SI PUO’ FARE
Ovvero come provare a fare architettura in ambito pubblico ed accorgersi che è possibile
Arch. Alessandro Bucci

ore 19:30
Aperitivo finale con buffet

 

Iscriviti ora alla conferenza

Posti limitati – Per la visita allo stabilimento il limite massimo è di 30 persone
È gradita tempestiva conferma della propria presenza attraverso il seguente form:

ATTENZIONE: in conformità alle nuove disposizioni aziendali e nell’ottica della sicurezza di tutti i partecipanti, è obbligatorio indossare le scarpe antinfortunistiche durante la visita dei reparti magazzino e produzione.

Per chi non fosse in possesso di scarpe antinfortunistiche, mettiamo a disposizione un numero limitato di puntali antinfortunistici da poter indossare sopra le normali calzature.

    Interventi e relatori

    Rem Koolhaas. L’architettura al di là del bene e del male

    Prof. Marco Biraghi

    Marco Biraghi  (Milano, 1959) si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano con una tesi sul simbolismo della Porta, relatore Massimo Cacciari. È Dottore di Ricerca in Conservazione dei beni architettonici. È professore ordinario di Storia dell’architettura contemporanea alla Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano. Dal 2005 è presidente di GIZMO, collettivo di ricerca e rivista di architettura. È Accademico d’Onore dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e Accademico Cultore dell’Accademia Nazionale di San Luca. Da anni s’interroga sul ruolo dell’architetto e dell’architettura nel nostro tempo. Tra le più recenti delle sue numerosissime pubblicazioni, ricordiamo: Storia dell’architettura contemporanea I: 1750-1945 (Torino, Einaudi, 2008), Storia dell’architettura contemporanea II: 1945-2023 (Torino, Einaudi, 2023, edizione riveduta e ampliata dell’edizione 2008); L’architetto come intellettuale (Torino, Einaudi, 2019) e Questa è architettura. Il progetto come filosofia della prassi (Torino, Einaudi, 2021) e Rem Koolhaas. L’architettura al di là del bene e del male (Torino, Einaudi, 2024). Ha curato diversi testi dello storico dell’architettura Reyner Banham (Architettura della seconda età della macchina, Milano, Electa, 2004; Architettura della prima età della macchina, Milano, Marinotti, 2005; Deserti americani, Torino, Einaudi, 2006); di Rem Koolhaas ha curato il fondamentale: Delirious New York. Un manifesto retroattivo per Manhattan (Milano, Electa, 2001).


    SI PUO’ FARE
    Ovvero come provare a fare architettura in ambito pubblico ed accorgersi che è possibile

    Arch. Alessandro Bucci
    Alessandro Bucci Architetti

    Lo studio professionale, avviato da circa 30 anni, si occupa di recupero di ex aree industriali, trasformazioni vere e proprie di parti di città, di manufatti rurali, di nuove urbanizzazioni, masterplan e metaprogetti, di progetti d’arredo interno per varie attività, di sviluppo di nuovi prototipi di unità abitative, nuove residenze mono e bifamiliari. Alla ricerca di un corretto dialogo tra intorno e costruito, riteniamo che un progetto si costruisca da una visione prima che dalle regole: è infatti necessario immaginare prima di organizzare.

    Con crediti formativi dell’Ordine degli Architetti di Ravenna